martedì 23 settembre 2014

Liberaci dal male

Se tra i programmi di stasera in tv non trovate nulla che attiri davvero la vostra attenzione, il mio consiglio è quello di uscire ed andare al cinema a vedere Liberaci dal male (titolo originale: Deliver us from Evil) prima che non se ne abbia più la possibilità dato che il film è uscito lo scorso 20 agosto; è comunque ancora disponibile nei cinema più grandi. Si tratta di un horror che a parer mio quest’anno vince il premio per non essere stato il solito horror di sempre. Infatti a partire da Amityville horror (2005) abbiamo assistito ad una sfilza di horror tutti uguali, tutti con la stessa identica trama: una famiglia con qualche problema di fondo si trasferisce in una casa di campagna che, ovviamente, è infestata da qualche spirito che vuole vendicarsi per qualche sgarbo ricevuto in una vita passata minacciando così la loro vita. Gli ingredienti insomma sono stati sempre gli stessi: famiglia felice e casa infestata dal maligno.
 Finalmente le cose sembrano essere cambiate. Complice probabilmente la saturazione del mercato, Liberaci dal male ha dovuto riscrivere le regole del cinema horror. Non più un padre indifeso ed inerme davanti allo spirito maligno di turno, ma un coraggioso e testardo poliziotto che indaga su più casi di omicidio. 





Protagonista della pellicola è Ralph Sacchie (Eric Bana: Hulk, Star Trek e Troy), poliziotto di New York che si ritrova a seguire una scia di indizi in seguito alle sue ricerche su numerosi brutali omicidi. L’uomo si imbatte su un prete (Édgar Ramírez: La furia dei Titani, Zero Dark Thirty e The Counselor) dagli atteggiamenti piuttosto mondani che, aiutandolo nella risoluzione dei casi, gli suggerisce che dietro tutto questo vi è il demonio. E ovviamente non si sbaglia. Da lì il film si suddivide tra scene di azione con classici pugni e calci in vecchio stile anni ’90 e sequenze horror niente male che qualche volta ti fanno davvero sobbalzare dalla poltrona. La trama assume per certi aspetti quello di un thriller facendolo discostare seriamente dalle tracce dei suoi predecessori. Quindi niente più famiglia isolata in una casa immersa nel bosco ma un poliziotto che va alla ricerca del demonio fino a scontrarsi faccia a faccia con lui in un interrogatorio poliziesco che si trasforma in un esorcismo grazie al prete che lo affianca. Ed è forse nel finale che il film dalla trama originale finisce con non l’essere più così originale. Ma forse per un film del genere un esorcismo è comunque inevitabile.


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