sabato 1 ottobre 2011

Esperienza milanese

Questa è stata una delle prime sfilate a cui ho assistito che mi ha colpito. E' stato strano trovarmi lì accanto a giornalisti, scrittori e critici del settore della moda e rimanere attonita alla visione di questi corpi che passavano con indosso stoffe e colori di un'eleganza incredibile. Per loro era ordinaria amministrazione, per me un'estasi per la vista. Il fatto stesso che una sfilata duri così poco fa percepire che quel sogno, quel flash improvviso di sfumature e giochi di luci può durare solo un lasso di tempo e può essere visto solo da persone selezionate. In quel momento mi sono sentita una ragazza fortunata. Non è da tutti assistere alle sfilate di moda a Milano, ma la cosa più interessante da dire è quello che si è percepito subito dopo la visione della collezione. Mi sarebbe piaciuto chiedere ad alcune persone del pubblico: che cosa aveva provato alla vista di quei capi d'abbigliamento? qual è stata la vostra sensazione al primo impatto?
E' stato un po' deludente appena si sono riaccese le luci generali vedere un fiume di gente uscire frettolosamente per andare a vedere un'altra sfilata di un altro brand che si sarebbe svolto di lì a poco, come uno sciame di api che scappa appena qualcuno rompe la loro dimora, il loro alveare. 
Lo scorso giugno ho frequentato un corso di organizzazione di sfilate presso un Accademia di moda che si chiama Up to Date (http://www.fashionuptodate.com/) a Milano. E' sata un'esperienza che mi ha fatto crescere parecchio perchè, anche se avevo già appreso nozioni riguardanti la storia del costume e la chimica dei tessuti, il mondo prettamente organizzativo mi era del tutto ignaro. Anche se il corso si è svolgo nell'arco di solo 15 giorni, le lezioni sono state molto interessanti ed intense; ho avuto la possibilità di capire e imparare cosa avviene prima di una sfilata: il casting per le modelle, la scelta dei capi, il mood da scegliere, il fitting ecc... Alla fine del corso toccava a noi studenti organizzare una vera e propria sfilata. All'inizio pensavo che sarebbe stata una cosa impossibile o comunque molto difficile, invece seguendo i consigli di alcuni docenti e sopratutto di alcuni esponenti della moda e dei brand italiani che abbiamo avuto modo di conoscere, è stata una bellissima esperienza. Non avendo i tempi e i requisiti adatti a creare noi stessi i capi,  ci siamo affidati alle due brand italiane: Fiorucci (http://www.fiorucci.it/) e Leidiro (http://www.leidiro.it/) per creare il mood per la sfilata. Questi due marchi d'abbigliamento sono l'uno diverso dall'altro e noi studenti siamo riusciti a creare una sorta di storia che potesse intrecciare questi due tipi di stili. E' venuta fuori una donna romantica ed elegante che ama anche divertirsi con le amiche uscendo per fare una passeggiata o andando a ballare.
Purtroppo non ho potuto documentare con delle foto la prova finale conclusasi con la sfilata perchè ero occupata a gestire il tutto nel backstage. Mi è dispiaciuto molto. Nonostante ciò, sono riuscita a fotografare alcune mise della collezione P/E 2012 di Gazzarini. :-)


La Pinta*


 















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